Aumento tariffe idriche Ruta e Romano: scongiurato il rischio default, una sentenza a favore dei cittadini

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Si parla di “aggiornamento tariffario deliberato da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente)”. Sulla base di questo provvedimento, è scattato il recupero delle differenze di tariffazione di 2016-2019 da parte di Molise Acque annullate dal Tar Molise.


Questo pomeriggio presso la Sala della Giunta del Comune di Campobasso, si è tenuto l’incontro con il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina insieme all’avvocato Pino Ruta e all’avvocato Massimo Romano per illustrare la sentenza del Tar Molise, pubblicata il 1 giugno 2023, che ha accolto il ricorso del Comune di Campobasso e del Comune di Bojano, annullando i provvedimenti di Molise Acque che vedevano un aumento delle tariffe idriche 2016-2019 applicate retroattivamente dall’Ente.
«Con questa sentenza abbiamo impedito che per negligenze altrui a pagare fossero i cittadini e abbiamo messo in sicurezza il bilancio della nostra Amministrazione. – dichiara Roberto Gravina – La tariffa segue un principio, l’impossibilità di retroattività, oltre alla prescrizione. I principi di diritto non possono essere ignorati.» Il Comune, secondo le parole del primo cittadino avrebbe risparmiato 4 milioni di euro: «E’ chiaro che al momento abbiamo scongiurato il dissesto finanziario e il peso sui cittadini. Il dialogo con l’Egam non c’è stato; si è adottato un provvedimento, secondo la sentenza del Tar Molise, laddove non era possibile. Adesso la tariffa è unica, gli aumenti sono solo quelli approvati e pertanto legittimi.»
«La sentenza è a favore dei cittadini, che così non vengono vessati da tassazioni impattanti sui bilanci delle singole famiglie. La cattiva gestione, che ricorda di fare le cose tardi e male, è qui evidente.» – chiosa l’avvocato Pino Ruta.

«Retroattività e vizio di competenza sotto il profilo istruttorio, questi i motivi per cui il ricorso è stato accolto. Vedremo quali saranno i passaggi successivi , ma il tutto si sarebbe potuto risolvere tutto con una modalità più oculata senza ricorrere come al solito al Tribunale amministrativo regionale.» – le parole di Massimo Romano.

“Grazie a questa pronuncia siamo riusciti- aggiunge- a scongiurare il rischio di default dei comuni che, viceversa, avrebbero dovuto riconoscere ingenti debiti fuori bilancio per la copertura dell’incremento tariffario ovvero a scaricare sui cittadini-utenti i maggiori costi, procedendo al loro recupero in bolletta.

La disciplina dei servizi regolamentati richiede competenze e capacità gestionali specifiche che non consentono approssimazione, specialmente se c’è in gioco l’acqua, la risorsa più preziosa del Molise”.