Armi in Ucraina, si procederà con un nuovo decreto: ritirato emendamento

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Dopo aver ritirato l’ emendamento che prorogava l’invio delle armi in Ucraina fino alla fine del 2023, il Governo italiano ha deciso di cambiare forma e di decidere per un nuovo decreto per la proroga di un anno dell’invio di armi ed equipaggiamenti all’Ucraina.

Il provvedimento sarà calendarizzato entro il 31 dicembre, ha assicurato intanto il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo il ritiro di un emendamento presentato dai relatori Roberto Menia (FdI) e Clotilde Minasi (Lega) al decreto legge sulla partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato e sulle misure per il servizio sanitario della regione Calabria.

Le opposizioni infatti ne avevano chiesto lo stralcio: il Pd, pur ribadendo il diritto dell’Ucraina a difendersi, aveva sottolineato come un tema come quello della guerra meritasse un decreto ad hoc e non “un emendamento dei relatori, e non del governo, a un decreto con tutt’altro oggetto”. Per il M5S “è una questione di democrazia. Il governo abbia il coraggio di venire in Parlamento a spiegare e ad affrontare il dibattito che una simile decisione richiede”. “Il governo non si è mai nascosto sulle necessarie autorizzazioni per l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina. Abbiamo dato più volte ampia e totale disponibilità di riferire alle Camere”, ha spiegato Crosetto dopo aver ricevuto garanzie “di tutti i gruppi parlamentari a calendarizzare un decreto sul merito della questione e ad approvarlo entro il 31 dicembre 2022”.